«In altri termini»

«In altri termini», espressione ricorrente negli scritti di Carl Dahlhaus (Hannover, 1928 – Berlino, 1989), non è un semplice vezzo retorico, ma la cifra stessa del serrato argomentare, della dialettica stringente che costituisce il nerbo di ogni pagina uscita dalla penna del musicologo tedesco, titolare dal 1967 fino alla morte della cattedra di Storia della musica presso la Technische Universität di Berlino e considerato unanimemente uno dei maggiori musicologi del XX secolo.

Con questa espressione Dahlhaus non solo sintetizza una serie, talvolta assai estesa, di argomenti pro o contra una tesi che intende dimostrare o confutare, ma propone, spesso inaspettatamente, una nuova prospettiva dalla quale considerare la molteplice realtà della musica. Quest’ultima è indagata, nei 25 saggi raccolti nel presente volume, dal punto di vista della metodologia storica, della storia delle idee e della composizione (prima sezione), dell’estetica e dei fondamenti della musica (seconda sezione), della teoria della musica (terza sezione).

Lo spettro dei temi presi in considerazione si estende dal problema dello storicismo in musica all’idea del nazionalismo musicale del XIX secolo, dalla teoria dei generi, della strumentazione e delle forme musicali ad analisi del contrappunto lineare di Bach, dalla crisi del concetto di opus musicum dopo il 1950 alla sottilissima trama di relazioni letterario-musicali di cui s’intesse il Doktor Faustus di Thomas Mann.